LETTERE DALLA SIRIA
Lettera 2
19
marzo 2012
Buonasera.
Condivido
con te, questa sera, una discussione, di cui sono stata testimone nella mia
scuola e che ha coinvolto Catherine, professore di lingua straniera, una
cinquantina di anni, originaria di Bab Tuma, Khudr, il sorvegliante generale
della scuola, ex-professore di istruzione militare, originario di un villaggio
dei dintorni di Tartus e Zeynab, professoressa di storia, originaria di Deir
Ezzor.
Catherine
ha raccontato:
“Ieri,
una allieva mi ha chiesto: - Signorina, se il presidente non fosse sostenuto
dall’America, avrebbe potuto restare al suo posto? Guardi Hosni Mubarak: quando
gli Stati Uniti lo hanno lasciato cadere, lui ha perso il potere!”
L’ho
fulminata con lo sguardo e le ho detto: - Specie di idiota! Come l’America può
influenzare il nostro presidente! Come l’America, con tutti i suoi complotti,
può minare!”
E
ha aggiunto con impeto:
“Ma
cos’è questa generazione putrida? Queste ragazze sono stupide e sciocche! Il
popolo siriano è veramente arretrato...!
Khudr,
il sorvegliante generale, ha rincarato:
“L’attuale
generazione è stupida e sciocca, perché le si è cancellata dalla testa
l’impronta degli stivali. Il popolo siriano nella sua interezza è completamente
abbrutito. Di tutti i popoli del mondo, non ve ne è uno più abbrutito del
nostro.”
Ma
Zeynab ha replicato :
“Il
popolo siriano, abbrutito? Non è vero ! Non vi è popolo migliore del
nostro popolo. Non vi è popolo al mondo più eroico del nostro. Io, ora, sono
fiera di essere siriana.”
Di
dialoghi di questo genere, se ne sentono dappertutto a Damasco.
(traduzione di Daniela Zini)
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