LETTERE DALL’IRAN
Oggi vi propongo la traduzione della:
LETTERA A MIA FIGLIA, SHIVA NAZAR AHARI
La madre della militante dei diritti umani Shiva Nazar Ahari
scrive una lettera a sua figlia.
Mia cara figlia,
sembra sia divenuto, ora, normale, in questo mondo, imprigionare per crimini quali la ricerca di libertà e l’amore per gli esseri umani. Sono più di sei mesi che tu sei in prigione per questi crimini. Come madre, sono fiera di te. Tu sei sempre stata la migliore e lo sei ancora.
Mia cara figlia, quando sono andata all’università a ritirare il tuo diploma, tutti i funzionari si sono complimentati con me per avere una figlia di tale perseveranza e mi hanno tutti detto di pregare perché, in futuro, la prigione non punisca più l’amore per gli esseri umani e la ricerca di giustizia.
E, ora, grido forte, dal profondo del mio cuore: sono io che ho allevato Shiva e se qualcuno merita la prigione, sono io, non Shiva.
Imprigionatemi, dunque, e liberate mia figlia.
Tua madre
Shahrzad Kariman
Traduzione di Daniela Zini
Copyright © 21 luglio 2011 ADZ
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